PARIGI DAKAR I RETROSCENA


Jean-Claude Morellet, alias Fenouil, was one of the most important and famous protagonists of the Paris-Dakar Rally, when it took place in the African deserts. It was also the creator of the Rally... Read more
Language: Italian
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Jean-Claude Morellet, alias Fenouil, was one of the most important and famous protagonists of the Paris-Dakar Rally, when it took place in the African deserts. It was also the creator of the Rally of the Pharaohs in Egypt. In his first book: In moto a Dakar, nellโ€™inferno del Sahara, he tells his astonished discovery of motorcycling, the Sahara and adventure. Here describes the crazy story of the Paris-Dakar rally and the great Saharan, the twenty-five years of a big circus motorsport, media, financial and human, of an incredible adventure, then swept away by lust for money and, later, by the threat terrorist. The men threw themselves into those safari rides, then unknown, were in search of a new life. The book contains a collection of famous people: in addition to Thierry Sabine, which tells the tragic death, Jean Todt, Jean-Marie Crossbows, Bernie Ecclestone, Max Mosley, Jean-Claude Killy, Clay Regazzoni, Jacky Ickx, Ari Vatanen, Bjรถrn Waldegรฅrd, Hubert Auriol, Renรฉ Metge, Pierre Lartigue and many others, as our Italian champions Fabrizio Meoni, Edi Orioli and Franco Picco.

Product specification

Binding
In paperback
Pages
368
ISBN / EAN
9788897173601
Languages
Italian
Publication date
08/2016
Dimensions
17 x 24 x 2 cm

Additional information

Book type or Series
History
  1. Libreria Dakariana
    Reviewed on: 23/01/2022
    In principio fu una scintilla. Abidjan-Nizza, metร  anni Settanta: un drappello di infervorati su auto e moto arrangiate alla buona pronti a battagliare in un rally senza legge, attraversando territori dove non era ancora arrivata nemmeno lโ€™idea della modernitร , per un premio che corrispondeva ad una vaga promessa di gloria. Poi ecco lโ€™idea, definitiva: Parigi-Dakar, partenza e arrivo, quasi le uniche due certezze in diecimila chilometri di raid alla Vai con Dio, e tutta una serie di altre cose, tra cui i regolamenti, da inventarsi direttamente sul posto, giorno per giorno, in pieno deserto africano. Questa รจ certamente la parte piรน ingenua e genuina di tutta quanta la storia dakariana: la parte che riguarda la giovinezza, sua e di quellโ€™epoca. Lโ€™acerba indipendenza delle nazioni africane, le inedite gare nate dal niente, a decine; lโ€™etร  inquieta e sprezzante di quei giovani francesi, poco piรน che maggiorenni, che avrebbero gareggiato, rischiato, amato, vinto e sarebbero anche morti, da eroi o da stupidi come in ogni giovinezza che si rispetti, laggiรน nel Sahara. Facile immaginarlo: questa รจ anche la parte piรน affascinante dellโ€™intero romanzo. Poi il racconto, per obbedire al suo titolo, si insabbia a piรน riprese nelle macchinazioni politiche e burocratiche che inquinarono lโ€™avventura dopo la morte di Sabine. Possiamo definire questa seconda fase come il periodo della consapevolezza, lโ€™etร  adulta, per lโ€™autore e per la corsa, col solito triste ornamento di meschinitร  e amarezza. Rimprovero a Fenouil evidenti peccati di prolissitร ; una narrazione che nelle ultime cento pagine si fa sempre piรน collosa e monocorde, e che vi annoierร , a meno che non lโ€™affrontiate con piglio da studiosi, da aspiranti mnemonic. E poi, se escludiamo lo scialbo epilogo di appena due paginette, manca una chiusura degna di tale nome; un grande inchino finale, il rumore delle porte sbattute, uno sfogo, un congedo, le parole adatte a chiudere il cerchio. Ciรฒ non cambia il fatto che โ€œParis-Dakar, i Retroscenaโ€ รจ lettura obbligatoria, visto lโ€™autore e la sua centralitร  nella vicenda. Un libro che non manca di cura nei dettagli, con una sua specifica bellezza di oggetto, cui contribuiscono tre segmenti fotografici di altissimo livello. Alla fine di questo viaggio (circa 360 pagine), mi scopro impressionato dal potere dโ€™attrazione di cui รจ stata capace una semplice gara nata quasi per caso; quanta Storia, geopolitica, affari, crimini, conflitti e innovazione abbia assorbito nel suo percorso; quanti Presidenti, dittatori, partiti politici, artisti, contestatori, guerriglieri, persone comuni, celebritร  e perfino terroristi abbiano intrecciato interessi e destini personali alla Dakar; piรน che una gara โ€œdove tutto รจ possibileโ€, una specie di sogno impazzito sfuggito ai confini del sonno stesso; materia oscura, materia del desiderio, senza fondo, e che tutto inghiotte, come sabbia del deserto.

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