Ovunque si segni l'inizio dell'era delle muscle car - la Rocket 88 del 1949 della Oldsmobile, i motori FirePower del 1951 della Chrysler, la Pontiac GTO del 1964 - una cosa è certa: nel 1970, l'era che aveva visto una parata di auto straordinariamente potenti, eleganti e muscolose, in grado di far battere il cuore anche dei più spassionati, stava finendo.
Carenza di benzina, prezzi del carburante alle stelle, crescenti preoccupazioni ecologiche e nuove auto importate più economiche, tutto cospirava per consegnare la muscle car americana a un brutto e indecoroso epilogo.
Eppure il 1970 vide un vero e proprio apice delle stesse auto, l'anno in cui i costruttori tirarono fuori tutte le risorse e produssero le macchine più potenti e sbalorditive che il mondo automobilistico avesse mai visto.
1970 Maximum Muscle non solo esplora i fattori che hanno portato al declino dell'era più eccitante dell'industria automobilistica americana, ma illustra in modo dettagliato alcuni dei nuovi modelli, che probabilmente hanno reso il 1970 il momento più alto dell'era delle muscle car, dal punto di vista tecnico, stilistico e culturale.
Mentre la guerra tra GM, Ford, Chrysler e AMC si consumava nelle concessionarie, nelle piste di accelerazione e nei drive-in, i fanatici del volante uscivano dai saloni su potenti bolidi come la Buick GSX, la Oldsmobile 4-4-2 e la Ford Torino Cobra.
Muscle car come la Chevelle SS, la Pontiac GTO e la Plymouth 'Cuda divennero disponibili, rispettivamente, con motori LS-6, Stage 1 e Hemi.
Contemporaneamente, i produttori aumentarono l'iperbole pubblicitaria, offrendo pacchetti performanti, con nomi come "Six-Pack", "Ram Air" e "Cobra Jet", mentre spoiler, prese d'aria, indicatori sul cruscotto e pacchetti di decalcomanie erano la regola.
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