Alfa Romeo 1924-1951: il dominio nei gran premi, centosettantaquattro vittorie su duecentosessanta partecipazioni nei principali Gran Prix automobilistici internazionali.
E’ questo il formidabile record collezionato da Alfa Romeo tra il 1924 e il 1951, record su cui si poggia tutto il fascino della Casa italiana, e che ha alimentato quel mito unico nella storia, che ancora affascina migliaia e migliaia di appassionati.
L’autore, Stefano Pandolfi, ha ripercorso, una per una, le 260 competizioni che hanno visto la Casa del Biscione protagonista, basandosi su documenti ufficiali delle varie epoche, abbracciando anche l’attività in Sud America, che ha tenuto banco quando in Europa c’era il black-out per la seconda guerra mondiale, e le corse su ghiaccio in Scandinavia.
Un’opera certosina che ci fa rivivere, anche attraverso la colorita prosa dei giornali dell’epoca la grandezza di piloti come Ascari, Brilli Peri e Campari, che consentirono all’Alfa Romeo di vincere il Campionato Mondiale Marche - da qui l’inserimento della corona d’alloro sul marchio.
Nuvolari e Varzi, grandi rivali come compagni di squadra o con squadre diverse, all’epoca dei grandi duelli con Mercedes e Auto Union, cui appartiene l’incredibile successo di "Nivola" nel Gran Premio di Germania al Nürburgring.
E poi le macchine, la P2 e la P3, con i tecnici a cominciare da Vittorio Jano, e Enzo Ferrari. L’epopea dell’Alfa Romeo 158/159 è quella più vicina a noi: straordinaria che vede il dominio assoluto della casa milanese dal 1946 al 1951 con le vittorie nei primi Gran Premi del dopoguerra, e nella prima edizione del Campionato Mondiale F1 con le tre F - Fagioli, Farina e Fangio.
E il confronto tecnico tra l’impostazione 1.5 litri sovralimentato dell’Alfa e 4,5 atmosferico della Ferrari, terminato con il successo dell’Alfetta che chiude un periodo di supremazia internazionale iniziato nel 1924.
924 pagine e 1500 immagini, a colori e in b/n.
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