Questo libro parla di un'auto e di molti piloti da corsa. Parla anche di un'Alfa Romeo che la Scuderia Ferrari mandò in Brasile nel 1936 per competere in due gare. Tuttavia, a causa degli alti e bassi del destino, non è tornò in Italia. Tutto ciò è accaduto in un'era romantica delle corse automobilistiche, prima della Grande Guerra.
A quel tempo, lo spostamento delle macchine veniva effettuato in barca e conducenti e meccanici, anch'essi su quella barca, godevano del viaggio, del mare e della vita a bordo.
L'auto, venduta in Brasile, arrivò a Buenos Aires grazie all'acquisto fatto da un giovane pilota promettente locale: Carlos Arzani.
Dopo anni di gare, la vettura è stata abbandonata in un fienile a Paraná, Entre Ríos, dove è stata recuperata e restaurata da Lucio Bollaert negli anni '80.
Questa è la storia dell'Alfa Romeo 2900A Boticella, della star italiana Carlo Pintacuda e del re della velocità, Carlos Arzani.
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