Fine ottobre 1961, la cosiddetta "rivolta di palazzo" in corso alla Ferrari porta al licenziamento da parte del Commendatore di otto elementi che hanno formato il nucleo della squadra di Maranello, in grado di contribuire in modo decisivo al titolo mondiale di Formula 1 appena conquistato nella stessa stagione.
Tra questi il progettista Carlo Chiti e il team manager Romolo Tavoni che, insieme alla maggior parte dei 'rivoltosi', decidono, grazie al contributo di tre facoltosi imprenditori dell'epoca, di creare una nuova squadra tutta italiana, la Automobili Turismo Sport Serenissima (ATS); 11 febbraio 1962, la sede viene fissata in via Altabella 17, nel centro di Bologna.
Pochi mesi dopo, la prima pietra di un avveniristico stabilimento a Pontecchio Marconi nei luoghi dove verrà costruita non solo la vettura di Formula Uno, ma anche una vettura stradale Gran Turismo.
Questa iniziativa suscita un enorme interesse, sia per la qualità e le caratteristiche di coloro che compongono la squadra, sia perché molti vedono nell'ATS la vera antagonista del "Cavallino Rampante".
Questa è la storia della scuderia bolognese, attraverso le parole dei veterani, i documenti dell'epoca e le numerose foto d'archivio, della sua breve avventura nella stagione 1963 in Formula Uno e della ATS 2500, una vettura innovativa presentata al Salone di Ginevra, in grado di partecipare alla Targa Florio del 1964.
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