CARROZZERIA FISSORE

La storia della Carrozzeria Fissore non è molto dissimile da quella di molte carrozzerie italiane. A carattere prettamente familiare, fu infatti fondata da quattro fratelli. Bernardo, il vero capostipite, Antonio, Costanzo e Giovanni Fissore. Tutto questo nel lontano 1920.

Per alcuni anni produssero carri per il traino animale, iniziando le prime esperienze nella realizzazione parziale o integrale di carrozzerie per furgoni, automobili e autocarri. Nel 1936, la titolarità aziendale venne assunta da Bernardo Fissore che orientò l'azienda alla costruzione di carrozzerie speciali per automobili fuoriserie, furgoni postali, autobus, ambulanze e carri funebri.

Grazie a questa specializzazione, la Fissore conobbe un grande sviluppo durante il secondo conflitto mondiale, per le numerose forniture commissionate dall'Esercito Italiano di automezzi civili, trasformati per uso militare.

Negli anni cinquanta vennero prodotte diverse fuoriserie basate sui più popolari modelli della FIAT, oltre a un gran numero di veicoli pubblicitari, al tempo particolarmente richiesti dalle aziende di prodotti di largo consumo, per presenziare ai grandi eventi sportivi come il "Giro d'Italia" o la "Mille Miglia".

Tutto alla Fissore era au­tocostruito. Quasi una reminiscenza autarchica. La dit­ta produceva in proprio tutti i componenti della carrozze­ria, dai paraurti alle mani­glie, ai deflettori La Carrozzeria Fissore raggiunse, negli anni sessanta, la massima espansione, arrivando a occupare oltre 200 dipendenti.

In quel decennio furono molte le collaborazioni con prestigiose case automobilistiche per la realizzazione di lussuose Gran Turismo, in particolare con Maserati, De Tomaso, Opel, Monteverdi, TVR, Vemag e Mitsubishi. Nei primi anni settanta venne proposta la "Scout", pregevole modello di fuoristrada - spiaggina su meccanica Fiat 127.

Nel 1975, la crisi settoriale che perdurava dall'austerity, causò alla Fissore gravi problemi finanziari per i quali dovette fermare la produzione nel 1976, per essere definitivamente liquidata nel 1984, dopo un lungo iter fallimentare.

Questo libro ripercorre, basandosi su numerose immagini inedite, la storia dell'azienda e delle sue creazioni, senza trascurare quei prodotti (giardinette, veicoli pubblicitari, autocarri) che, a lungo considerati minori, hanno costituito un fondamentale ramo di attività per quasi tutti i carrozzieri italiani.