Cisitalia, già il nome – Compagnia Industriale Sportiva Italia – sembra racchiudere un romanzo. Concepito nel 1944, sotto un cielo ancora gravido di tutti i terrori e le angosce della guerra, fu «scritto» e prese vita subito dopo, in uno scenario tetro e malaugurante: macerie, miseria, fame. Eppure, sul fondo di quell’abisso, il Paese si diede la spinta per risalire e in quella complessa dinamica storico-sociale trovarono posto e ruolo di formidabili propellenti lo spirito di iniziativa, la speranza, i sogni. Il sogno Cisitalia, scaturito dalla forza visionaria di Piero Dusio, si tradusse in realtà grazie al talento progettuale di Giacosa, Savonuzzi, Pinin Farina, e poté assurgere a notorietà mondiale coni nomi dei piloti d’alto rango che, conmaggiore o minore continuità e successo, ne difesero i colori in corsa: basti citare Taruffi, Cortese, Biondetti, Sommer, Bonetto, Stuck, Villoresi, Ascari, Varzi, Nuvolari. .. Alle vicende, divenute purtroppo vicissitudini, della piccola grande marca costruttrice di Torino sono stati dedicati diversi volumi di notevole valore storiografico, che numerosi appassionati conservano religiosamente. Mancava finora un’opera specificamente dedicata all’attività agonistica della Cisitalia ma infine la lacuna è stata colmata. A promuovere la realizzazione di questo libro e a contribuirvi personalmente è stato Sergio Lugo (nome completo SergioAlberto Lugo Podestá), medico argentino di origine italiana, un personaggio non facile da definire: grande collezionista, illuminato restauratore, coautore de Il mistero 204. La prima Abarth, l’ultima Cisitalia. .. ma forse, meglio di ogni denominazione, lo identifica il nome di battaglia o nom de plume con cui firma il prologo del libro che sintetizza il magistero al quale ha saputo elevare la sua passione, “dott. Cisitalia”.
Oltre ai piloti di prima schiera - gli assi citati più sopra nonché altri professionisti - a condurre in gara le Cisitalia nell’arco di una quindicina di anni (1946-1961) fu un numero impressionante di dilettanti, e ricostruirne tutte le partecipazioni e i risultati (in ambito europeo, per ora. .. ) si annunciava come un’impresa titanica. Lugo scelse per questo compito Guillermo Sánchez Bouchard, spagnolo argentino con ascendenti italo francesi, architetto, illustratore e, soprattutto, in possesso di una credenziale poderosa : è autore, fra l’altro, di Fuerza Libre1919-1942, frutto di una ricerca di vastità inimmaginabile sulle auto e sulle gare della più popolare tra le formule di corsa argentine, un universo storico tecnicosconfinato la cui esplorazione ha occupato più di un terzo della sua vita. Raggiungere analogo obiettivo con la Cisitalia ha richiesto, naturalmente, meno tempo ma la difficoltà di acquisizione dei dati - data e denominazione esatta di piccole gare dimenticate da tutti, tipi e versioni delle auto, nomi di battesimo di piloti sconosciuti, identificazione delle foto e via dicendo - è stata enorme e in alcuni casi addirittura insormontabile. Il risultato di quel magnifico lavoro è comunque racchiuso in queste pagine, con tutto il suo prezioso carico di informazione inedita e il supporto di una documentazione iconografica senza precedenti. La Cisitalia lo meritava. Lo merita. A integrazione del grande mosaico della sua immagine storica e del suo mito".
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