"Sono nato in una casa modesta, della lontana periferia di Modena, con quattro stanze al piano rialzato. Era annessa all'officina di carpenteria metallica, che mio padre possedeva: un capannone di cento metri con una tettoia di lamiere ondulate e privo di pavimento. Io dividevo con mio fratello Alfredo una delle stanze sopra l'officina e ogni giorno la sveglia mattutina arrivava con le prime mazzate dei carpentieri."
È con queste parole che Enzo Ferrari descrive la sua casa natale, casa che è poi stata abitata per oltre cinquant'anni dalla famiglia Ansaloni-Zironi.
Quest'immobile è legato alla vita affettiva dell'autrice, in quanto, oltre ad aver dato i natali a Enzo Ferrari, che ha avuto la fortuna di conoscere, è stata l'abitazione nella quale Severina Ansaloni, sua zia paterna, ha passato gran parte della sua esistenza, con il marito Riccardo Zironi e i loro figli Loris e Isanna.
Con "Ecco la mia culla!", Edda Ansaloni si propone di raccontare la vera storia della casa natale di Enzo Ferrari, per evitare distorsioni di sorta o ricostruzioni fuorvianti.
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