Che cosa era la regolarità? Domanda che potrebbe sorgere spontanea sfogliando qualche album in bianco e nero di moto un poco "strane", vere "accozzaglie homemade" messe assieme da chi aveva un garage ed una moto da trasformare in fuoristrada nei primi anni sessanta.
Beh, le moto da enduro attuali (la regolarità si chiama così oggi), "superspecialistiche" e "nipoti" di quegli anni, sono quanto di meglio la tecnologia ci può dare, i pionieri dell'enduro avevano a disposizione moto stradali, a cui timidamente si montava una forcella con una escursione più lunga due copertoni con un poco di tassello, nastro isolante, fil di ferro, una chiave per candele e pronti, via ad affrontare sentieri, polvere o fango, nei campi e nei boschi.
La storia di Firenze siamo anche noi è la storia di uno sport, la regolarità, raccontato attraverso le immagini dei piloti fiorentini, i quali hanno frugato nei loro cassetti in cerca di fotografie della loro gioventù.
Oggi, ognuno di loro ha una propria attività, sono avvocati, manager affermati, qualcuno è rimasto nell'ambiente, vendendo motociclette in bellissimi saloni, altri hanno scelto strade diverse, ma nel cuore resta quella gioventù, la libertà, la spensieratezza degli anni passati con la moto nel fango e nella polvere.
Un vero amarcord di uno sport che ha fatto parte di Firenze e della sua storia.
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