L’autore di questo prezioso volume, Giovanni Canestrini, noto scrittore e giornalista sportivo, fu uno dei fondatori della Mille Miglia, ideata nella sua abitazione nel dicembre del 1926,... continua

L’autore di questo prezioso volume, Giovanni Canestrini, noto scrittore e giornalista sportivo, fu uno dei fondatori della Mille Miglia, ideata nella sua abitazione nel dicembre del 1926, insieme a Franco Mazzotti, Aymo Maggi e Renzo Castagneto. Per questa ragione, chiamati i quattro "moschettieri della Mille Miglia".

Tutti di Brescia, tutti animati da un fiero campanilismo sportivo, tutti decisi a fare della loro città la "capitale" della corsa più estrosa, più massacrante e più bella che fosse mai stata disputata sulle strade del mondo.

Le strade italiane dell'epoca costituivano il primo serio problema. Per gran parte erano strette, tortuose, piene di polvere e di fango, tali insomma da prospettare durissime prove ai piloti, alle macchine e perfino agli spettatori. C'erano poi le altre infinite difficoltà connesse alla scelta del percorso, alle formule di gara, ai controlli, alla sorveglianza, in poche parole a tutti gli aspetti di un'organizzazione su vastissima scala.

Eppure, grazie al fervore dei promotori, l'idea della Mille Miglia divenne una realtà nel giro di qualche mese. Il che, come osserva Giovanni Canestrini, fu già un autentico primato.

Agli sforzi, d'altra parte, corrispose un successo strepitoso. Le ventiquattro edizioni della corsa - che, con l'intervallo della guerra, abbracciarono gli anni dal 1927 al 1957 - furono altrettanti avvenimenti di eccezionale portata e risonanza.

I piloti di ogni paese vi si cimentarono a legioni (tra i protagonisti italiani, Alberto Ascari, Biondetti, Borzacchini, Brilli Peri, Campari, Castellotti, Fagioli, Farina, i fratelli Marzotto, Nuvolari, Taruffi, Varzi, Villoresi; tra gli stranieri Caracciola, Chiron, Collins, Fangio, Gendebien, Hawthorn, Kling, Moss, von Trips).

Le più grandi industrie automobilistiche del mondo vi collaudarono e perfezionarono i propri modelli. Il pubblico, milioni e milioni di persone, vi accorse in delirante entusiasmo per acclamare i campioni lungo i passaggi più avventurosi.

Questo fu il grandioso spettacolo della Mille Miglia che ebbe per "palcoscenico" mezza Italia e si arricchì a ogni replica; spettacolo che ritorna e rivive nell'intensa e affascinante retrospettiva di queste pagine, nei testi e nel ricco corredo fotografico e documentale.  

Prima edizione del 1967. Disponibile anche la ristampa anastatica pubblicata nel 1990, realizzata in 1500 copie (quelle in commercio numerate da 201 a 1100).

Testo in italiano.

Indice del volume: 05. Premessa dell'autore 11. Quattro mesi di progetti 20. Nasce l'Automobile Club di Brescia 23. Il grande debutto 46. Echi della stampa 66. Un bolide per un giornalista 70. Il gentil sesso scende in campo 99. Nuvolari fa il bis 103. Finalmente vince Varzi 111. L'attrice e la carbonella 118. Enzo Ferrari e "L'Alfa Corse" 129. Scompare Mazzotti, un promotore della corsa 132. Trionfale ripresa 142. Il pilota in doppiopetto 165. Stirling Moss e la barba di Jenkinson 171. L'ultima corsa 177. "Accessori" su vetture concorrenti 186. Percorsi della Mille Miglia 188. Primi tre arrivati nelle singole edizioni 189. Caratteristiche tecniche ed equipaggi delle vetture vincitrici 190. Concorrenti (con rispettive categorie, medie, classifiche) 275. Indice dei nomi di persona

Informazioni prodotto

Rilegatura
Rilegato
Pagine
278
Lingua del testo
Italiano
Data di stampa
10/1967
Edizione
2
Formato
24 x 31 x 2,5 cm

Informazioni aggiuntive

Genere o Collana
Storico

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