Negli ultimi cento anni, le automobili hanno plasmato la nostra vita. Altri oggetti di uso quotidiano, come orologi, telefoni, strumenti musicali e televisori, hanno certamente avuto la loro influenza, ma l'automobile è di gran lunga la più importante.
Oggi anche per l'automobile, come per molti altri manufatti industriali, è in arrivo un cambiamento epocale. Un tempo le automobili erano macchine a sé stanti. Ora si stanno evolvendo in sistemi digitali multifunzionali. Nuovi carburanti, nuovi modi di viaggiare e nuove tecnologie stanno sconvolgendo il ruolo tradizionale della tanto amata auto di famiglia.
Che ne sarà del patrimonio storico? Dovremmo davvero liberarcene? Senza memoria, personale e condivisa, perderemmo la nostra storia, la nostra individualità e la nostra cultura. Questo interrogativo è al centro dell'opera The Archaeological Automobile.
Il metodo di riferimento di Miles C. Collier utilizza un approccio "archeologico", per analizzare l'automobile quale prodotto culturale, articolato in sei ambiti tematici:
The Development of the Automobile descrive come l'automobile sia nata da una pressante esigenza umana di mobilità, ripercorrendo il nostro rapporto con i cavalli, l'invenzione della bicicletta e il modo in cui abbiamo abbandonato entrambi i mezzi di trasporto quotidiano per il fascino dell'automobile.
The Rise of the Collectible Automobile si interroga su come e perché i vecchi veicoli abbandonati possano diventare oggetti da collezione preziosi e apprezzati. Svela l'effetto delle influenze culturali sulla nostra percezione delle automobili e sulle dinamiche del mercato delle auto da collezione.
The Archaeological Mindset utilizza una chiave inglese, entra in officina e segue il restauro di un'auto Ballot Indy del 1919, avvalendosi dell'esperienza pratica e della ricerca di base, mettendo in campo l'"immaginazione archeologica". Gli indizi archeologici risiedono nei dettagli.
Collecting and the Archaeological Automobile affronta le tematiche del collezionismo. Perché accumuliamo "cose"? È avidità? Passione? Desiderio di eredità? E cosa rende una collezione "bella"? Si tratta del fascino? È lo stile? È il valore materiale? La risposta sta nella conoscenza.
Restoring the Archaeological Automobile discute i meriti di diverse idee di restauro e le ragioni che le hanno determinate, compresa la difficile questione di come riverniciare il muso inclinato di un'Alfa Romeo GTZ da corsa del 1964 e preservare le prove di quarant'anni di sabbiature e scheggiature accumulate.
The Archaeological Automobile of the Future è un invito all'azione. Le auto come le conosciamo vengono solitamente distrutte, le norme governative incoraggiano l'indifferenza, e le competenze e le professionalità associate al loro restauro stanno lentamente scomparendo a causa della perdita delle vecchie generazioni di esperti artigiani. Come possiamo preservare il bagaglio di conoscenze per le generazioni a venire?
Ricco di storie coinvolgenti ed esempi pratici, questo è un vademecum sulle pratiche ritenute migliori non solo per proprietari di automobili e per gli operatori del settore delle auto storiche, ma anche per collezionisti, esperti e amanti di ogni tipo di manufatto dell'era industriale.
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