Una cavalcata nel tempo e nello spazio attraverso autentici esempi di bellezza motoristica. Questo, in sintesi, il volume Zagato Cento, pubblicato nel 2020, e realizzato per celebrare il centenario della Carrozzeria Zagato.
Nata a Milano nel 1919 per mano del fondatore Ugo, un carrozzerie che voleva applicare al settore automobilistico la tecnologia aeronautica che aveva imparato durante la Grande Guerra, tanto che il primo lavoro realizzato dalla nuova azienda fu una carrozzeria che richiamava la carlinga di un aereo per una Fiat 501.
Era iniziata quella ricerca incessante della 'bellezza necessaria' che per un secolo ha ispirato il fondatore e chi lo ha succeduto alla guida dell’azienda. E sfogliare il libro è un po’ come assistere a una sfilata di moda, dove in passerella le modelle sono alcune tra le auto più belle che le strade di tutto il mondo abbiano mai visto.
Una bellezza, sostanzialmente senza tempo ma che pure si adattava al cambiamento dei tempi e dei gusti, impastata della essenzialità e funzionalità, tipiche di quel design italiano allora agli albori, ma che qualche decennio dopo sarebbe esploso e si sarebbe imposto in ogni settore industriale.
Ugo Zagato si sbarazzò del legno già nei primi Anni ‘20, sostituendolo con l’acciaio e l’alluminio. I primi modelli di successo che videro la luce nell’officina di viale Brianza, dove allora aveva sede l’azienda, arrivano in pochi anni con le Alfa Romeo 6C 1500 del ‘29, la 6C 1750 Gran Sport del ’32 e la Spyder 8 C.
Da allora furono decine le versioni speciali di vetture di serie non solo di marchi italiani ma anche stranieri, in particolare Aston Martin. L’affermazione definitiva avvenne con le Gran Turismo degli anni ’50 - Fiat 8V, Ferrari 250, Maserati A6G e Aston Martin DB4 - seguita dall’epoca delle furoriserie, quando agli ingegneri si andavano sostituendo sempre più gli stilisti nel disegno delle auto.
La svolta della Zagato avviene negli Anni '80. Per seguire l’evoluzione dell’industria dell’auto si riorganizza nei due rami ancora oggi attivi, l’Atelier Contemporary e Classic.
Si inizia con le Alfa S.Z ed R.Z per finire con le IsoRivolta GTZ e Alfa 8C Aerodinamica, forse tra le più emozionanti per lo stile quasi classicheggiante. In mezzo le BMW Roadster e Coupé, le Porsche Carrera e le Bentley Continental, per citarne solo qualcuna.
Testo in inglese.
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