La 200 Miglia di Imola si è disputata per 13 edizioni negli anni tra il 1972 e il 1985; le edizioni del 1977 e del 1978 sono state valide per il motomondiale (classe Formula 750).
Creatore e grande artefice della manifestazione Checco Costa, dirigente sportivo imolese, organizzatore di gare motociclistiche mondiali, che da tempo pensava a un evento in cui i motociclisti europei e i rivali nordamericani potessero competere tra loro con motociclette più potenti delle 500cc.
L'unica nazione in cui si gareggiava nelle cilindrate superiori ai 500cc erano gli Stati Uniti; la gara più celebre era la 200 miglia di Daytona, dove gareggiavano le motociclette derivate dalla serie da oltre 500 cc a 750 cc.
Non a caso, per il lancio della formula 750 in Europa, Costa coniò lo slogan 200 Miglia di Imola: la Daytona d'Europa, che è anche il titolo di questa pubblicazione, realizzata in occasione dello svolgimento della seconda edizione.
La 200 Miglia di Imola introdusse molte innovazioni anche nel marketing degli eventi sportivi. Fino al 1972 il mondo delle corse aveva mantenuto tradizioni che duravano dagli anni quaranta: le tute dei piloti erano rigorosamente nere, così come erano nere le divise dei commissari di gara, ed era scritto su inchiostro nero il programma della corsa.
A Imola tutto passò dal bianco e nero al colore: per la prima volta (almeno in Europa) i piloti indossarono divise sgargianti e i commissari abbandonarono la loro tinta unita. Anche il programma fu stampato a colori, così come gli adesivi logo-gara ed i pass per i fotografi. Imola lanciò così una tendenza che fu imitata da tutti i circuiti del motomondiale.
La prima edizione della competizione riscosse un grande successo; in pochi anni la corsa di Imola divenne un appuntamento irrinunciabile della stagione mondiale.
Le 95 pagine di 200 Miglia di Imola: la Daytona d'Europa ci raccontano la seconda edizione del 1973, con i testi di Ezio Pirazzini e decine di scatti fotografici che rendono appieno, attimo dopo attimo, la frenesia dei box, l'operato dei meccanici, l'ansia della partenza, la speranza della vittoria, l'emozione dei piloti.
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