Il 1990 è stato un anno importante per la Ferrari, impegnata in una profonda ristrutturazione tecnica; e questo “Annual”, sempre nelle tre lingue, italiano, inglese e francese, ne riflette gli sviluppi e le conquiste più importanti. Il modello di Formula 1 in campo è quello della notissima 641, che ha conosciuto due fasi principali di costruzione e che è stata sottoposta a continue evoluzioni nel corso dell’anno. Proprio per questo, la descrizione della macchina è molto estesa, con una quantità di dettagli veramente inconsueta. Sulla riorganizzazione di Maranello, all’indomani della memorabile direzione tecnica di John Barnard, si esprime esaurientemente il direttore Pier Guido Castelli. E mai come in quella stagione è stato importante il percorso del campionato mondiale, corsa dopo corsa, per comprendere sino in fondo le capacità tecniche di una marca che aveva tutte le carte in regola per i massimi successi iridati. Tecnicamente, una singolarità di questa edizione è data dal capitolo sul calcolo delle potenze, attraverso le prestazioni e le caratteristiche aerodinamiche delle macchine, secondo un metodo lungamente applicato dall’autore e descritto anche in altre pubblicazioni. La peculiarità è quella di poter confrontare una larga fascia di costruzioni, con il calcolo della potenza dei notevoli motori turbo degli anni 1986 e ’87, fino all’epilogo del 1988, e con le risultanze dell’era nuova del motore aspirato, aperta nel 1989. In questo modo, le grandi vette della scuola tecnica della Ferrari nel 1990 vengono meglio valutate. Quindi, per il consueto tema tecnico annuale, in questa edizione dell’“Annual” è stata la volta degli autotelai, con una panoramica – non esente da critiche – dalla prima monoposto realizzata da Enzo Ferrari agli evoluti disegni del 1990, dopo i grandi impulsi dati da un grande specialista, come John Barnard. E si rivivono tutte le espressioni telaistiche della storia della Formula 1, anche attraverso momenti difficili e fasi fortement innovative, ben documentate da una singolare sequenza di disegni. Poi, tocca ai piloti dire la loro: sono Alain Prost e Nigel Mansell, sempre intervistati da grandi giornalisti della loro madrelingua, rispettivamente Johnny Rives e Nigel Roebuck, mentre già si profila la figura di Jean Alesi, prescelto per il 1991 e pronto a spiegarsi esaurientemente. Infine, una sezione particolarmente apprezzata dai cultori del mito Ferrari è quella di una raccolta di tutte le schede tecniche delle monoposto di Formula 1 del Cavallino, dal 1948 al 1990: è denominata “Catalogue raissonné”, perché rappresenta un sunto delle pubblicazioni precedenti, basate su tale rassegna.
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Inglese, Francese, Italiano
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Annuario