L'affascinante percorso e una ricca iconografia del motociclismo cremonese in un racconto scritto col rigore dello storico e lo spirito del cronista.
Una vera epopea, dall'invenzione del motore a scoppio fino a gli ultimi rombi della Milano-Taranto, rivive in una ricostruzione attenta e ampliamente documentetache è anche storia dei piloti, a partire da quando i "senza paura" si chiamavano GIUPPONE, GILERA, MAFFEIS, MALVISI, VALENZANO, BORDINO, NAZZARO, VAILATI, WINKLER, CANTARINI, RUGGERI, MENTASTI E NUVOLARI che su queste strade ha debuttato in gara e vinto.
Ma è anche una storia di motociclette, di primati e del progredire tecnologico delle due ruote a motore nella terra di Roberto Farinacci, l'Antiduce.
Gli argomenti scorrono: dall'epoca pionieristica, con l'arrivo a Cremona della prima moto (1895) e le prime corse sul "Trotter" (1902) al leggendario Circuito Motociclistico Internazionale (1912-1924) con la caccia ai record del mondo che hanno fatto della città della musica la capitale della velocità e dell'ardimento.
Il tutto documentato con immagini e materiale iconografico di notevole valore storico.
Poi le corse in circuito sui viali all'ombra del Torrazzo, gli anni duri e le manifestazioni del secondo dopoguerra, la riconversione dell'Armaguerra e la produzione del micromotore ausiliario CAB.
Ma anche il circuito di Castelvetro Piacentino, di Pieve D'Olmi, di Casalbuttano con le varie edizioni complete di albo d'oro, fino a quello cittadino di Viale Po (1954).
L'ultimo atto dei "senza paura" racconta del transito e dei protagonisti cremonesi della Milano-Taranto, fino all'ultima edizione datata 1956.
In appendice l'aggiornamento ai giorni nostri.
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Storico; Corse