La storia di Brumos inizia nel 1953, quando Hubert Brundage, appassionato di corse, acquisì i diritti per diventare l'importatore ufficiale di Volkswagen per la Florida, la Georgia e la Carolina del Sud.
Inizialmente situata a Miami Springs, in Florida, la sede fu poi trasferita a Jacksonville per essere più vicina al porto di spedizione, e il nome abbreviato, da Brundage Motors in Brumos.
Il 1° settembre 1959 Brumos firmò un contratto con Porsche, diventandone rivenditore esclusivo per gli stati della Florida, della Georgia e delle Carolina.
Una volta conclusi gli accordi commerciali con Porsche, Brumos fondò una squadra corse ufficiale che iniziò a disputare un programma limitato di gare, a un giorno di distanza da Jacksonville, con piloti come Herbert Linge, Edgar Barth, Briggs Cunningham e Ken Miles.
Dopo la prematura scomparsa di Brundage, la concessionaria passò al pilota e concessionario Porsche della California meridionale Johnny Von Neumann prima di essere acquistata da Peter Gregg.
Ufficiale della Marina, formatosi ad Harvard, e pilota professionista, Gregg avrebbe ulteriormente espanso e dato lustro a Brumos, mentre il suo reparto corse avrebbe raggiunto la notorietà in tutto il mondo, grazie alle vittorie di Hurley Haywood alla 24 Ore di Daytona del 1972 e del 1975, e ad ulteriori successi in pista nei decenni successivi.
Nel 2015 Brumos è stata venduta al gruppo Field Automotive, che ha cambiato il nome nel più generico - e certamente meno memorabile - Porsche Jacksonville.
Brumos continua a vivere oggi in un museo e, adesso, nel libro Brumos: An American Racing Icon, scritto da Sean Cridland. In tre volumi, questa monumentale opera conta 1.500 pagine, con oltre 2.000 immagini, molte delle quali mai viste prima.
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