Quando Silvio Pasotti, pittore, scultore, artista totale, sa della morte di Enzo Ferrari e delle esequie avvenute per sua volontà segretamente tre giorni dopo che il Gigante ha lasciato questo mondo, la memoria lo scuote.
Un altro Gigante, italiano e mondiale come Ferrari, ha avuto, secoli prima, il funerale sei giorni dopo la morte. Un Gigante di nome Palladio.
Andrea Palladio, andatosene, anche lui d'agosto, come il Grande Vecchio. Le esequie il 25, la morte il 19, del 1580.
All'artista questa comunanza accende idee e ispirazioni. Di Palladio sa molto, di Ferrari meno. E allora legge, cerca, paragona.
Silvio Pasotti inizia a creare sculture e dipinti sul magico tema delle automobili di Maranello di cui fa parte, come tema centrale, una grande tela sul mito della casa automobilistica, ambientata nel Teatro Olimpico di Vicenza di Palladio.
Il volume documenta quella grande tela, La Ferrari, compresi gli studi preparatori, nonché tutte le opere che Pasotti ha dedicato al mito di Enzo Ferrari.
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