Bernd Rosemeyer (1909-1938) è con certezza uno dei più grandi piloti apparsi nel mondo dei Gran Premi.
In due anni e mezzo di attività, dal maggio 1935 all’ottobre 1937, disputò trentatré gare, vincendone dieci e classificandosi secondo sei volte.
Guidò sempre la poderosa quanto difficile Auto Union a motore posteriore ideata da Ferdinand Porsche, che gli permise, durante un tentativo di record, di superare i 400 chilometri all’ora su una strada normalmente adibita al traffico.
Tazio Nuvolari lo considerava l’"avversario più temibile".
Morì nel 1938 mentre tentava di battere il record sul chilometro lanciato che la Mercedes, guidata dal suo grande avversario Rudolf Caracciola, aveva appena stabilito.
Cesare De Agostini firma la prima biografia in lingua italiana di questo asso leggendario, di cui offre uno splendido ritratto a tutto tondo, mettendone in luce la personalità solare, gli atteggiamenti scanzonati e la irresistibile capacità di battersi alla massima velocità possibile su ogni circuito, in ogni condizione atmosferica, sempre.
Undicesimo titolo della collana "Vite da corsa", il volume fa rivivere grazie a una serie di immagini d’eccezione uno dei campioni più straordinari di ogni tempo, ancor oggi amato da una quantità incredibile di appassionati.
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